RIABILITAZIONE ROBOTICA

LEXO

Le indicazioni funzionali per la terapia del movimento con il gait trainer robotico LEXO sono date secondo le categorie dell’ICF (International Classification of Functioning, Disability and Health dell’Organizzazione Mondiale della Sanità 2001).

• Ictus;
• Lesione cerebrale traumatica (TBI);
• Lesione del midollo spinale (SCI);
• Paraplegia, tetraplegia ed emiplegia;
• Paralisi spastica e flaccida
• Paralisi cerebrale (CP);
• Atrofia muscolare spinale;
• Sclerosi multipla (MS);
• Malattia di Parkinson (PD);
• Malattie cardiovascolari (previa autorizzazione del medico curante);
• Malattia dei motoneuroni, per esempio sclerosi laterale amiotrofica (SLA);
• Riabilitazione postoperatoria, ad esempio dopo la sostituzione dell’articolazione del ginocchio o dell’anca, condizione dopo la ricostruzione del legamento crociato;
• Fratture e lesioni degli arti inferiori (fase di rimodellamento);
• Malattia degenerativa delle articolazioni dell’estremità inferiore (es. artrosi);
• Miopatia;
• Distrofia muscolare;
• Debolezza muscolare dovuta alla mancanza di mobilità;
• Amputazione;
• Edema.

TYMO

TYMO viene utilizzato principalmente nella riabilitazione neurologica. Può essere utilizzato non solo su pazienti neurologici, ma anche ortopedici e pediatrici con deficit di equilibrio e controllo posturale. Le indicazioni tipiche sono spesso legate a problemi di distribuzione del peso, capacità di sopportare il peso, spostamento del peso e simmetria.

• Ictus (emorragie cerebrali, danni ischemici);
• Lesione cerebrale traumatica (TBI);
• Lesione del midollo spinale (SCI);
• Tumore al cervello; Malattia di Parkinson;
• Malattie croniche, per esempio la sclerosi multipla (MS);
• Paralisi cerebrale (CP); Malattie dei motoneuroni, per esempio la sclerosi laterale amiotrofica (SLA);
• Distrofie muscolari; Paralisi dovuta a un’ernia del disco vertebrale;
• Eventi ortopedici come ad esempio l’amputazione, l’intervento chirurgico alle;
• Articolazioni o la sostituzione delle articolazioni; Recupero post-trauma cranico.

PABLO

Il sistema PABLO è indicato principalmente per la riabilitazione neurologica degli arti superiori. Il target include non solo casi neurologici, ma anche ortopedici e pediatrici con disfunzioni motorie, problemi di controllo ed esercizio della forza, di precisione o coordinazione, di gestione del torace ed equilibrio. È possibile trattare gli arti superiori, inferiori e del torace.

• Ictus
• Trauma cerebrale (TBI)
• Lesione spinale (SCI)
• Tumore cerebrale
• Morbo di Parkinson
• Malattie croniche (es. sclerosi multipla)
• Paralisi cerebrale infantile (CP)
• Malattia del Motoneurone e Sclerosi Laterale Amiotrofica
• Distrofia muscolare
• Paralisi dovuta a un disco vertebrale erniato
• Casi ortopedici dovuti a conseguenze post-operatorie
• Tunnel carpale
• Riabilitazione post chirurgia dei legamenti
• Sindrome di Dupuytren
• Malattia di De Quervain
• Artrite reumatoide

DIEGO

Il sistema di terapia braccio-spalla DIEGO è utilizzato nella riabilitazione degli arti superiori. L’utenza target comprende pazienti neurologici, ortopedici, geriatrici e pediatrici con deficit nel controllo del movimento, nel movimento contro la gravità, nella precisione di mira e nella coordinazione dell’arto superiore, così come nella stabilità del tronco.

• Ictus;
• Lesione cerebrale traumatica (TBI);
• Lesione del midollo spinale (SCI);
• Tumore al cervello;
• Malattia di Parkinson;
• Malattie croniche (sclerosi multipla);
• Paralisi cerebrale (CP);
• Malattie dei motoneuroni, come la sclerosi laterale amiotrofica (SLA);
• Distrofie muscolari;
• Amputazione;
• Post-chirurgia articolare;
• Post sostituzione dell’articolazione;
• Fratture e lesioni (fase di rimodellamento);
• Disturbi muscoloscheletrici, ad esempio lesioni tendinee;
• Disturbo da deficit di attenzione e iperattività (ADHD);
• Spalla congelata;
• Riabilitazione post operazione sindrome conflitto sub-acromiale;
• Sindrome della cuffia dei rotatori.

AMADEO

Amadeo viene utilizzato per la valutazione e riabilitazione dei movimenti di flesso – estensione delle dita della mano: a seconda del livello di danno neurologico o dell’obiettivo riabilitativo, lavora in modalità attiva, passiva e attiva assistita. Grazie alle sue coinvolgenti terapie interattive e cognitive, questo macchinario consente una riduzione della spasticità, migliorando la forza e la capacità motoria delle dita.

• Ictus (emorragie cerebrali, danni ischemici)
• Mielopatie
• Distrofie muscolari
• Sclerosi Multipla
• Neuropatia periferiche (metaboliche e non)
• Esiti di chirurgia funzionale
• Distonie
• Sindromi cerebellari
• Rigidità cicatriziale (post ustione)
• Patologia ortopedica traumatica (con e senza trattamento invasivo)
• Patologia articolare degenerativa (reumatica, connettiviti, artrite psoriasica …)